Che Praga sia una città con moltissimi siti storici e attrazioni ormai l’avete capito, ma quello che vi sorprenderà è sapere che è ricca anche di street art. In particolare, negli ultimi anni si possono ammirare in diverse zone della città le sculture dell’artista ceco David Cerny che è diventato famoso a livello internazionale per le sue opere spesso provocatorie, fuori dall’ordinario e difficilmente interpretabili.
A Praga le sue creazioni si possono trovare sia nell’area della Città Vecchia sia sull’altro versante della Moldova e nella maggior parte dei casi non esiste un significato o una spiegazione espressi dall’artista poiché Cerny lascia sempre ad ogni osservatore la possibilità di interpretare le sue opere.
Viselec (che in italiano significa “appeso”) è senza dubbio una delle più famose opere di Cerny dato che questa si trova nel quartiere della Città Vecchia all’incrocio tra Via Husova e Via Betlémské. Qui alzando gli occhi al cielo si vede spuntare dal tetto di un palazzo una barra di metallo alla quale si trova appesa una statua di Sigmund Freud. Osservando la scultura si può notare che lo psicanalista si tiene con la mano destra appeso all’asta mentre la sinistra è in tasca.
Installata attorno al 1997 sembra che l’artista abbia voluto esprimere con quest’opera la combinazione di sentimenti che in lui provocava l’arrivo del nuovo millennio.
Nel quartiere della Città Nuova, invece, si trova la scultura intitolata “Kun” che in ceco significa cavallo e ha come protagonista San Venceslao, il patrono della Repubblica Ceca e della Boemia. L’opera rappresenta Venceslao, duca di Boemia, mentre è seduto sulla pancia di un cavallo morto appeso per le gambe al soffitto. Realizzata nel 1999 in polistirene espanso e resine epossidiche, la statua è alta 470 cm e lunga 270 ed è stata installata all’interno di Palazzo Lucerna in Piazza San Venceslao.
Non lontano da San Venceslao a cavallo si trova anche la Testa di Kafka, l’opera che rappresenta il volto del celebre scrittore boemo nato proprio a Praga nel 1883. La scultura è alta 10,6 metri ed è composta da ben 42 pannelli rotanti in acciaio inossidabile. È considerato uno dei più famosi esempi di arte cinetica.
Negli anni duemila durante la preparazione di “Praga – Città Europea della Cultura” David Cerny ha realizzato le statue giganti di questi bambini che sembrano gattonare lungo la facciata dell’edificio. Nata come installazione provvisoria per l’evento, quest’opera ha poi riscosso un grande successo e quindi i bambini sono rimasti in via definitiva. La loro particolarità risiede non nolo nelle dimensioni (lunghezza di 350 cm e altezza di 260 cm) ma anche nel fatto che al posto del volto è stato messo un codice a barre. Simili sculture bronzee sono state installate anche davanti al Museo sull’isola di Kampa.
Su questa zona della città si trova anche l’opera “The Pissing Men” (in italiano “I Pisciatori”) che rappresenta le statue di due uomini mentre urinano su un piccolo laghetto la cui forma ricorda quella della Repubblica Ceca. La creazione si trova proprio davanti al Museo Franz Kafka ed è stata realizzata da Cerny nel 2004.
Nel quartiere di Karlin si trova l’opera di Cerny che rappresenta una donna che sorregge un edificio. L’opera simboleggia la solidarietà e il bisogno che abbiamo delle altre persone per vivere, e rende omaggio alla vicina Invalidovna (la Casa dei disabili), costruita nel 1737 dall’architetto Kilian Dientzenhofer sul modello dell’Hôtel des Invalides di Parigi.
L’opera è composta da tre statue distinte che pesano complessivamente 60 tonnellate e sono realizzate in acciaio inossidabile, con una superficie lucidata a specchio. La statua più grande, Lilith, alta 24 metri e pesante 35 tonnellate, gira la testa di 180° dopo la mezzanotte; le altre due opere sono un braccio ed una gamba!
Spostandosi nell’altro versante della Moldava si trovano diverse opere di Cerny di grande interesse. In particolare, in Piazza Kinsky è possibile ammirare un carro armato che è stata realizzato nel 1991.
Il corpo del carro armato è stato realizzato da David Černý per commemorare l’anniversario dell’occupazione sovietica nelle terre ceche e doveva essere un’installazione provvisoria. Alla fine, poi, si è deciso di lasciare qui l’opera in modo permanente per ricordare gli anni del periodo comunista.
Un’altra opera storica è “Quo Vadis” (dal latino “Dove stai andando?) che si trova esposta presso il Parco dell’ambasciata tedesca a Praga nel quartiere di Malá Strana. La scultura rappresenta una Trabant, tipica auto del tempo, a cui sono state aggiunte quattro gambe come se la macchina stesse fuggendo. L’opera è un omaggio ai molti tedeschi che vivevano nella Germania dell’Est e fuggivano verso l’ovest solo con il poco indispensabile, lasciando spesso indietro la loro auto.
Nel quartiere della Città Nuova si trova anche l’opera intitolata Tre donne su una casa, che rappresenta le sculture di tre donne intente in tre diverse attività. L’opera è stata realizzata per decorare la facciata di Palazzo Deym, un edificio del Settecento nato dall’unione di tre case medioevali. I maggiori lavori di ristrutturazione sono stati eseguiti attorno 1721 dal conte Václav Ignác Deym di Střítěž, da cui poi il palazzo ha preso il nome.
Un’altra opera che è stata lungo al centro di polemiche è “In Utero”, una scultura di grandi dimensioni che rappresenta una donna incinta inginocchiata che si regge la testa. Realizzata in acciaio inossidabile l’opera è visitabile anche all’interno perché l’artista vuole regalare ai visitatori l’idea di tornare nell’utero materno. In principio la creazione era stata installata in una zona della Città Vecchia ma poi a causa delle controversie è stata spostata fuori città, nella Galerie Golf Hostivař.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
David Černý è uno scultore ceco che con le sue opere vuole far riflettere il pubblico su diversi temi politici, filosofici ed etici. Una tra le prime opere da lui realizzate è stata ad inizi anni Novanta il corpo del carro armato installato a Praga per commemorare l’invasione russa del 1968; a quella sono poi seguite molte altre creazioni che hanno reso l’artista famoso anche fuori dal territorio ceco. In particolare, nel 2005 Černý ha presentato per la Biennale d’arte di Praga un’opera molto controversa dal titolo “Shark”, che rappresentava il corpo di Saddam Hussein immerso in una vasca di liquido.
A questo episodio molto dibattuto ha fatto seguito qualche anno dopo quello accaduto in ambito europeo. Per inaugurare la propria presidenza al Consiglio dell’Unione Europea nel 2009 il governo ceco aveva commissionato a Černý la realizzazione di una scultura. Il titolo della creazione realizzata era “Entropa” e questa rappresentava i 27 stati membri UE dell’epoca in modo stereotipato e ironico.
La rappresentazione ha però suscitato forti reazioni da diversi stati europei come Bulgaria e Slovacchia che si sono sentiti offesi dalla raffigurazione. Per questo Entropa è stata rimossa in anticipo dal palazzo Justus Lipsius a Bruxelles dove era stata installata e da lì poi l’opera è stata spostata al Centro di arte contemporanea DOX di Praga.
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